07 Ago Emozioni a colori: ecco cosa significa vestire Keyrà
“All’aria tutti i piani, riavviciniamo i sogni più lontani. E tu lo sai che non c’è segreto per vivere a colori” canta Alessandra Amoroso in una famosa canzone. Parla di sogni che si avvicinano, che possono essere realizzati, con una vita vissuta a colori.
Non è un mistero che questi infatti, soprattutto nell’abbigliamento, siano in grado di riaccendere l’anima di una persona. Possono influenzare la nostra psicologia o essere uno strumento per esprimere noi stesse.
Un modo per far splendere la propria bellezza, vivacizzarla e valorizzarla, indossando abiti brillanti come quelli che Alberto Cacciari ha scelto per le donne che hanno partecipato al Keyrà Curvy Festival. Riprendiamo così il racconto di Keyrà Curvy Festival 2023.
Il mondo a colori: cosa significa vestire Alberto Cacciari
“Sono venuta al Keyrà Festival perché oltre a essere una moglie molto innamorata, una mamma molto orgogliosa e una nonna felicissima, sono anche una donna” sono queste le parole con cui Rita ci racconta la sua esperienza con gli abiti di Keyrà. “Una donna che da quando veste Cacciari non veste più di nero, ma il mio mondo è diventato un caleidoscopio di colori che mi rappresentano. Perché noi donne siamo di tanti colori e lui li interpreta tutti e ci fa sentire noi stesse”.
Colori e abiti creati apposta per le donne: è così che vengono spesso definiti i vestiti che sono stati indossati dalle partecipanti sulla passerella di Keyrà.
“Con gli abiti di Alberto Cacciari mi sento una principessa e una regina. Da quando l’ho conosciuto vesto solo Alberto Cacciari, perché da quando lo faccio la mia autostima è salita alle stelle” ci racconta anche Maria Antonietta.
Gli abiti possono fare la differenza per una donna, ed è qualcosa a cui il team di Keyrà crede molto. Trovare l’abito giusto, con i colori adatti, possono far risplendere una donna e aiutarla a superare anche momenti molto duri della propria vita.
È ciò che ci racconta anche Amanda: nella sua vita, ha dovuto affrontare un periodo poco piacevole.
“Un anno fa ho scoperto Keyrà e da lì hanno iniziato a piacermi i colori. Ho comprato lo scorso anno tante magliette, con tanti colori pazzeschi” ci racconta, commossa e finalmente felice. “Adesso sono tornata a vivere e devo ringraziare le amiche: prima vestivo solo nero, poi ho comprato un vestito Cacciari verde, nero e prugna. Questo vestito mi ha cambiato la vita”.
Gli abiti hanno il potere di cambiare la vita perché è attraverso questi che spesso riusciamo a esprimere i nostri sogni e la nostra personalità. In fondo, non abbiamo altro modo per riuscire a vederci, scoprirci, se non guardandoci riflessi in uno specchio.
L’immagine che vediamo può fare molto la differenza sulla percezione che abbiamo di noi, sui nostri sentimenti e per determinare se quello che vediamo ci piace o meno: indossare un abito brillante, in grado di valorizzarci, può essere l’arma migliore per alzare la nostra autostima e darci forza.
“Sono felice perché mi sono sentita importante, mi sono sentita bella, mi sono trovata con persone piacevoli che ti sanno mettere a proprio agio, ti fanno sentire bene. Mi sto rivalutando perché il vestito che ho messo non pensavo che l’avrei mai indossato, e invece mi sta da Dio” ci racconta Michela con l’emozione nella voce.
“I vestiti tutti uguali, tutti neri, non ti fanno rivalutare il tuo fisico, invece anche i colori belli ti stanno bene, ti danno luce dentro e fuori. Una volta indossato quell’abito ti senti una principessa e ti senti bella. Ti fa capire che ti devi lasciar andare e devi provare”.
Storie di Keyrà: il vero significato del festival
Partecipare al Keyrà Curvy Festival per molte è stata un’esperienza gratificante, ma anche la realizzazione di un sogno: è stato un luogo sicuro dove poter finalmente sentirsi belle e perfette.
“Sono venuta al festival perché per tutta la vita o vieni giudicata troppo – troppo magra, troppo grassa, troppo qua, troppo su – o poco – poco fortunata, poco sfacciata, poco intelligente, poco qualsiasi cosa -. Ora invece è giusto” ci racconta Marika.
“Anche se gli altri ti dicono che vali meno o vali di più, in realtà devi essere tu a sapere quello che vali davvero. Alberto valorizza tantissimo il fatto di essere una donna curvy e io oggi ho visto cose nei suoi vestiti che mi hanno aperto gli occhi: ad esempio, io ho sempre detto che sono rotonda e quindi il plissettato per me era un no assoluto. Poi ho visto la mia amica in un abito bianco plissettato, inizialmente ho detto no, ma poi l’ho vista e stava benissimo, era una dea”.
“Non vedevo l’ora di venire” si unisce anche Rossella, felice e piena di vivacità. “È successa una cosa in me che non sapevo di avere, è stato molto bello. Sono felice perché noi donne di una certa età sembra che ci mettano nel dimenticatoio, ma a 55 anni qualcosa ancora lo sappiamo fare. Bisogna credere, sempre.”
Il Keyrà per lei è stato un posto dove ha conosciuto molte donne, la vera amicizia, “quella bella, sincera, non costruita” e già solo questo sembra bastare a rendere meravigliosa questa esperienza. Ma c’è stato altro, qualcosa di molto più intenso: “amore. Qui vedo tanto amore per noi stesse”.
Un termine con cui si vede molto d’accordo anche Eva, che già aveva avuto in passato il piacere di conoscere Alberto e che ha voluto prendere parte all’evento di quest’anno per rivedere lui e conoscere nuove donne e nuove amiche: “Keyrà è piacere”.
Laura poi aggiunge, con un radioso sorriso sul volto: “Questo festival è stata un’esperienza wow, non ci sono altre parole per descrivere queste emozioni. Diventare modella è il mio sogno ed esserlo per Cacciari è stata un’esperienza davvero molto bella, che mai mi sarei aspettata”.
E, infine, ciò che molte si porteranno nel cuore sarà sicuramente l’emozione di essere riuscite a realizzare quello che per alcune era un vero e proprio sogno.
“Ho realizzato un sogno: un giorno da modella” dice Jenni. “È stata un’esperienza gratificante, con una parola. La consiglierei e sicuramente la rifarei”, perché l’importante, come ci ricorda Maria Antonietta, è solo questo: “voletevi bene, non ascoltate le critiche ma fate solo quello che vi sentite di fare”.
Mini Keyrà a Novembre: per una nuova esplosione di colori
Il Keyrà non ha alcuna intenzione di fermarsi, non dopo il successo e l’emozione nata da questa ultima edizione, e sta già organizzando l’evento del 2024, ma come già ribadito ha deciso di offrire prima una piccola anticipazione.
Per non aspettare l’anno prossimo, l’11 Novembre a Funo di Argelato, in provincia di Bologna, arriverà il Mini Keyrà.
Il team di Alberto aspetterà nuove donne e vecchie amicizie per offrire loro, per un’intera giornata, corsi di make up, shooting e la possibilità di essere protagoniste nella creazione del nuovo motto della t-shirt per il prossimo Keyrà Curvy Festival.
Sei curiosa di scoprire di più sulle novità del Mini Keyrà? Visita la pagina https://albertocacciari.it/iscrizione-mini-keyra/, dai uno sguardo al programma e iscriviti per non perderti la meravigliosa occasione di essere modella per un giorno.